Nella città di Nuoro, le scuole cittadine dell’infanzia, elementari, medie e superiori, pubbliche e non, dovranno attivare la DAD fino al completamento dell’attività di screening disposta dall’ordinanza regionale del 5 gennaio scorso.

 

Su invito della Assl, il provvedimento è stato preso dal sindaco Andrea Soddu.

 

In una nota inviata ai Comuni dall’azienda sanitaria locale, infatti, si invitano i sindaci a “dare il massimo supporto al fine di interrompere prima possibile la catena di contagi covid nella provincia Nuorese e si suggerisce di riattivare le lezioni in presenza solo dopo che la popolazione target ha finito lo screening”.

 

Gli istituti potranno riprendere l’attività didattica in presenza una volta terminato lo screening della propria popolazione studentesca.

 

L’ordinanza, quindi, NON riguarda le scuole che tra oggi e domani stanno effettuando i test.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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In questo sabato della prima decade di gennaio, in tanti hanno deciso di godersi un po’ di relax con una passeggiata ad Arbatax.

Oggi il cielo terso che si specchiava nel mare della baia delle Rocce Rosse regalava una veduta davvero suggestiva della costa ogliastrina.

Ecco un breve video realizzato pomeriggio.

L’articolo (VIDEO) Ogliastra, una visuale nella baia delle Rocce Rosse ad Arbatax a gennaio proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Non è mai esistita Giovannangela o Mariangela, la presunta fidanzata di Samuele Stochino. La leggendaria figura al fianco del sergente della Grande Guerra è frutto di un equivoco dovuto ad una battuta metaforica.

Non esistono riferimenti anagrafici e non viene mai menzionato il suo cognome, e le fotografie in cui sarebbe raffigurata non sono sue. Sono state scritte numerose favole attorno alla figura della giovane immaginaria, addirittura ci sarebbe stato un altro pretendente che avrebbe contrastato l’amore tra Stochino e la sua presunta fidanzata.

Questo amore sarebbe finito in tragedia, con la morte prematura della misteriosa giovane a causa di una grave malattia a fianco dell’ex sergente, durante la sua latitanza. L’avrebbe sepolta nei pressi di “Perda ‘e Liana” in un luogo sconosciuto, e dove nessuno avrebbe mai disturbato il suo eterno riposo.

Come detto in precedenza, il tutto nascerebbe da un’interpretazione sbagliata, in quanto era uno stratagemma verbale l’utilizzo da parte di Stocchino del termine “fidanzata”. Infatti la parola usata dall’ex sergente era un modo metaforico per definire il compagno di latitanza, senza far sospettare che questo esistesse ai numerosi confidenti delle forze dell’ordine e cacciatori di taglie.

Il compagno di latitanza di Stochino era il famigerato bandito orgolese Onorato Succu, un personaggio primario nelle tristi vicende storiche barbaricine del periodo.

Era fondamentale per un ricercato avere un latitante d’appoggio, soprattutto negli incontri occasionali, dove uno si presentava e l’altro rimaneva nascosto a coprirgli le spalle.

Nel caso di Stochino e Succu risultava vitale utilizzare questo sistema, vista la grossa taglia che pendeva sul loro capo. In Ogliastra solitamente era l’orgolese a rimanere nell’ombra e proteggere l’arzanese, mentre nel nuorese le parti si invertivano. Si racconta, fu determinante, nel Bosco di Santa Barbara a Villagrande, la presenza di Succu nascosto tra gli alberi di leccio per salvare Stochino da una trappola.

L’orgolese apparve improvvisamente ai presenti imbracciando il moschetto carico, e liberò l’amico arzanese legato e pronto ad essere consegnato alle forze dell’ordine. L’unione tra i due latitanti finì la notte tra il 29 e 30 Marzo del 1927 quando Onorato Succu morì in un conflitto a fuoco con i carabinieri nel territorio di Mamoiada. “Su Zigante”, come era soprannominato, aveva quarantatré anni e dal 1908 da quando ne aveva ventiquattro si era dato alla macchia.

Nel conflitto a fuoco perì anche il carabiniere Pietrino Melis di Gairo, e si racconta proprio sia stato lui a uccidere il latitante orgolese, che a sua volta esplose in contemporanea un colpo dal suo moschetto non lasciando scampo al gairese.

La mancanza dell’amico latitante fu una grave perdita per l’ex sergente, vista l’importanza del personaggio e per i consigli dell’orgolese, più vecchio di lui di ben undici anni, essendo l’ogliastrino del 1895. Sarebbe sopraggiunta poco più di un anno dopo, la morte di Samuele Stochino nel febbraio del 1928.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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È una tragica storia di quasi novant’anni fa, quella che ha come protagonista l’aviatore Cesare Lai.

Il tenente di Ulassai, il 3 agosto del 1933, mentre si apprestava ad atterrare nel campo di volo di Pra Plan, nelle montagne della Valle di Susa, per non travolgere alcuni bambini che giocavano sulla pista, tentò una manovra d’emergenza schiantandosi in un bosco vicino.

Morì sul colpo, a 27 anni – era nato il 4 gennaio 1906 – fu insignito della medaglia d’argento al merito per il suo gesto altruistico, e oggi le sue spoglie riposano nel cimitero del suo paese natio della valle del Pardu.

Ma la vicenda del pilota ogliastrino è stata recentemente riscoperta grazie un professore ordinario, Gilberto Forneris, e un funzionario dell’Università di Torino, PierCarlo Porporato.

Ph: Comune Giaglione

I due accademici, appassionati di passeggiate escursionistiche, dopo essersi imbattuti in una pineta nel monumento abbandonato in memoria dell’aviatore eroe, hanno iniziato una lunga ricerca per fare luce sulla vicenda.

Il 5 giugno 2021 il Comune di Giaglione, di cui erano originari i bambini salvati, per onorare la figura di Cesare Lai, ha organizzato una cerimonia in cui è stato scoperto il cippo commemorativo restaurato, a cui hanno partecipato i parenti del pilota e l’allora sindaco di Ulassai, Gian Luigi Serra.

Ph: Comune Giaglione

 

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Un gruppo di delfini si divertiva, esattamente un anno fa, a “danzare” nel mare ogliastrino, davanti alla suggestiva spiaggia de “La Capannina” di Arbatax.

Il bellissimo video è stato realizzato da Claudia Comida.

Ecco le immagini:

 

 

L’articolo (VIDEO) Ogliastra, un anno fa i delfini danzavano davanti alla Capannina di Arbatax proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Doni e regali a favore dell’infanzia più povera. Ecco la Befana del Duce, celebrazione istituita dal fascismo in tutta Italia per il giorno dell’Epifania. Per la verità, già dagli inizi del ‘900, dunque prima dell’avvento della dittatura mussoliniana, ogni 6 gennaio erano parecchi i commercianti e le varie categorie professionali che raccoglievano doni in natura e denaro da destinare alle famiglie più bisognose.

Non fu dunque una novità assoluta, ma è sotto il fascismo che, dietro un ampio lavoro di propaganda demagogica, la Befana fascista, poi divenuta Befana o Natale del Duce, ebbe una diffusione più articolata. L’idea della Befana fascista nacque da Augusto Turati, politico e giornalista, in seguito segretario nazionale del Pnf, che ordinò alle Federazioni provinciali del Pnf donazioni da parte di commercianti, ma anche di industriali e agricoltori, in occasione della festa del 6 gennaio. La gestione sarebbe stata curata dalle organizzazioni femminili e giovanili del fascio.

Così ecco la prima Befana fascista, il 6 gennaio 1928. Un successo che comportò la riproposizione anche negli anni avvenire, nel corso del Ventennio fascista e dell’instaurazione della Repubblica Sociale Italiana, nel 1943. Nel 1934, poi, dopo la caduta in disgrazia di Turati, travolto da una campagna scandalistica, l’iniziativa assunse il nome di Befana o Natale del Duce.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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I Carabinieri di Bari Sardo e di Urzulei, sono intervenuti in via Monsignor Virgilio a Tortolì dove un operaio, un 37enne romeno, aveva prima danneggiato alcune auto in sosta, per poi costringere passanti ed esercenti a rifugiarsi nei locali, poiché violento ed aggressivo.

I militari intervenuti, verificato quanto stesse accadendo, hanno provveduto immediatamente a bloccare il soggetto visibilmente alterato dall’ uso sregolato di alcool.

Il giovane, alla vista dei militari, si è opposto con calci e pugni quando si è cercato di immobilizzarlo. Ma i carabinieri sono riusciti a bloccarlo e a far intervenire il personale sanitario che gli ha somministrato dei primi sedativi, cure che poi sono continuate anche in ospedale.

L’uomo è stato poi arrestato e condotto presso il carcere di Lanusei.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Seui dice addio allo storico barista Mario Mura, mancato oggi in ospedale, all’età di 83 anni.

Ancora vivo in noi il ricordo della sua bella chiacchierata con il nostro giornalista Roberto Anedda, durante la quale raccontò ai lettori di Vistanet la sua esperienza giovanile fuori dall’Ogliastra: «Avevo 17 anni – raccontava Mario – quando partii alla volta di Palermo, dove trovai lavoro in un negozio di alimentari. Ero abituato a lavorare fin da bambino nelle campagne di Seui. Ben presto però, per il servizio militare, presi la via di Orvieto, dove feci amicizia con un altro giovane anche lui richiamato alle armi: l’allora calciatore del Milan Giovanni Trapattoni».

«Ci fu la possibilità di poter lavorare alla Fiat, e così nel 1960 andai a Torino, dove trovai parecchi compaesani». Proprio in questa città, alla fine degli anni ’60, Mario mise su famiglia, insieme a sua moglie Veneranda Lai, anche lei seuese: lì sono nati e cresciuti i suoi figli, Fausto e Daniela. Ma nel 1976 ancora una partenza, questa volta con tutta la famiglia: in Brasile a Belo Horizonte, sempre per conto della Fiat.

Nel 1982, il ritorno in Italia, ma la “saudade” della Sardegna era forte, così Mario decise di licenziarsi dalla Fiat e di tornare nell’Isola. A Seui non c’erano le condizioni lavorative per far ritorno, così decise di aprire un Bar, prima in via Mameli, per poi acquistarlo definitivamente in via Giudice Chiano. Ancora oggi è presente il Bar Mario, portato avanti dai figli Fausto e Daniela.

Un uomo che mancherà molto alla comunità seuese, che conosceva il valore del lavoro e del sacrificio e che non si è mai piegato davanti alle difficoltà, restando sempre innamorato della sua Sardegna e dell’amata Seui.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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In Sardegna, soprattutto nei territori più periferici, la carenza di medici è talmente grave che potrebbero non essere più garantiti i livelli essenziali di assistenza. Una situazione che non deve lasciare tranquille le aree metropolitane perché la chiusura o la rilevante riduzione dei servizi sanitari presenti nelle zone interne, determinerà il riversamento dei pazienti isolani nei centri ospedalieri di Cagliari e Sassari , non ampliati e adattati a fronteggiare questa evenienza.

L’allarme è lanciato dalla Cisl Medici dell’Ogliastra – un territorio dove l’emergenza è sanitaria è quotidiana e persiste da tempo – che ha messo a punto una proposta per fermare l’emorragia di medici e personale sanitario nelle zone periferiche, non solo nella Sardegna centro orientale, ma in tutti i territori disagiati e con forti carenze infrastrutturali.

Il documento sindacale – predisposto dai medici Giacinto Staffa, Valeria Aresu, Roberta Puddu e Giovanni Spanu – va subito al cuore del problema: “ La carenza del personale medico e del comparto sanità, sia a livello ospedaliero sia territoriale, rappresenta la più grande criticità: le tante ore in più di lavoro per maggiorazione di turni diurni e notturni, le ferie non godute, l’impossibilità di chiusura di turni mensili che non permettono un’organizzazione della propria vita extra-lavorativa, la carenza di tempo per il confronto e la formazione ecc, generano un sovraccarico di lavoro nei pochi colleghi rimasti in servizio che difficilmente può essere sorretto se non per brevi periodi, motivo per cui si assiste a frequenti dimissioni improvvise. Dai dati nazionali forniti dal Conto Annuale del Tesoro, nel 2019 il 2,9% dei medici ospedalieri (3123 medici), ha deciso di dare le dimissioni, alla ricerca di alternative meno stressanti. Possiamo solo immaginare cosa potrebbe accadere dopo la pandemia di Covid-19”.

Ecco le “linee guida” da seguire in via sperimentale in Ogliastra, ma che potrebbe essere sicuramente utile anche per tutto il resto dell’Isola, con l’obbiettivo di riuscire a reclutare professionisti per i centri periferici. Importante è cambiare approccio al problema sotto tanti punti di vista, “ Cercando di essere più attrattivi e garantendo benessere a 360 gradi al medico che decide di lavorare in Sardegna, ancor di più nelle aree periferiche”.

I problemi da affrontare sono i seguenti:

1)Indennità di provincia: studiare una forma di indennizzo quale elemento aggiuntivo della retribuzione; in Trentino Alto Adige varia da 600€ a 1500€ mensili a seconda della zona.

2)Prestazioni aggiuntive (PA): riportate alla dimensione di un fatto eccezionale non quasi la regola come oggi.

3) Ferie : garantite 6 settimane di ferie all’anno retribuite come previsto dal CCNL;

4)Formazione e aggiornamento continui;

5)Colloquio periodico e valutazione benessere psico-fisico del dipendente;

6)Collegamento informatico tra ospedali;

7)Team per l’acquisizione del personale;

8)Manifestazioni e tempo libero;

9)Circoli ricreativi ospedalieri;

10) Parcheggio ospedale e poliambulatorio;

11) Alloggio per forestieri;

12) Asilo nido aziendali e servizi di sostegno alla genitorialità;

13)Consultazione preventiva parti sociali;

14)Bando per medici italiani all’estero.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Condizioni meteo avverse per neve e ghiaccio sulla Sardegna.

Per neve e ghiaccio, la Protezione Civile regionale ha diramato un avviso di condizioni meteo avverse.

Dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 5, sino alle 6 del pomeriggio di domani, giovedì 6 gennaio 2022, sulla Sardegna si prevedono infatti precipitazioni sparse sui settori centrale e settentrionale, isolate altrove (anche a carattere di rovescio o temporale) e nevicate, tendenzialmente al di sopra dei 650 metri di quota.

Date le temperature, su tutta l’Isola saranno possibili locali formazioni di ghiaccio sul manto stradale, anche sotto quota 650 metri.

Raccomandata dunque massima prudenza, limitando gli spostamenti in auto ai soli casi indispensabili, prestando attenzione al fondo stradale. Sconsigliato l’utilizzo di mezzi di trasporto a due ruote.

L’articolo La Protezione Civile avverte: attenzione in Sardegna a neve e ghiaccio proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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