Nonostante l’attenzione sia tutta sul nord Sardegna e sui focolai Covid esplosi dopo un viaggio di pellegrini sardi a Medjugorje e dopo una vacanza di ristoratori in Veneto, anche altre zone dell’Isola si trovano interessate da un aumento dei casi di positività al virus.

E l’Ogliastra non è esclusa.

È notizia di ieri, infatti, la presenza di tre positivi a Lanusei, contagiatisi durante un corso e che hanno messo sotto traccia una trentina di persone.

Il sindaco lanuseino Davide Burchi interviene: «La situazione si sta sviluppando in maniera ordinata. Mi sento di rassicurare tutta la cittadinanza sul fatto che i contagi sono attualmente sotto controllo e che non ci sono incrementi particolari. È fisiologico che ci sia la comparsa di alcuni casi, considerato l’andamento del virus, ma è tutto sotto controllo».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Città di Tortolì, il Porto di Arbatax.

Si notano la Stazione Ferroviaria di Arbatax, la Torre di San Miguel ed il Treno merci. 

La foto risale agli anni ’20 del secolo scorso ed è stata gentilmente concessa da Giuseppe Puncioni e dal gruppo Facebook I Love Tortolì. 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Un fauno con lo sguardo rivolto al mare. Ecco la bellissima opera dell’artista Roberto Arzu, che è stata posizionata nella cava dietro agli Scogli Rossi, monumento naturale di Arbatax.

La dedica recita “A Brioscia”, e fa riferimento all’arbataxino Vincenzo Mura scomparso qualche anno fa.

La nuova opera si integra perfettamente al paesaggio e si unisce alle particolari piramidi fatte con i ciottoli della cava che sfidano il mare e il vento.

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Fonte: Ogliastra News Alessandra Useli

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23 anni soltanto e le idee chiarissime: portare avanti l’attività di famiglia e dare il cento per cento al settore caseario.

 

Una scelta insolita ma che racconta di quanta voglia abbiano i giovani ogliastrini di costruire, anche con la fatica, il proprio futuro, avendo cura delle tradizioni di famiglia e del territorio.

 

Stiamo parlando di Beatrice Foddis, che giovanissima, insieme al fratello Daniele ( di un anno più piccolo), dopo il diploma ha deciso di dedicarsi alla cura del bestiame e alla produzione del formaggio, nella piccola azienda che da generazioni ha impegnato e gratificato la sua famiglia, a Tertenia.

 

«Dopo aver vissuto, giorno per giorno, tutti i sacrifici fatti dalla nostra famiglia, io e mio fratello desideriamo mandare avanti l’azienda – spiega la giovane pastore di Tertenia – Siamo giovani ma abbiamo voglia di lavorare e di migliorare. Fin da piccoli abbiamo sempre nutrito la passione per il bestiame e per vita in mezzo alla natura, che ci è stata tramandata dai nostri genitori, dagli zii e da nostro nonno Cesare, che ha costruito tutto questo e che vogliamo onorare».

 

Una vita sicuramente diversa da quelle delle coetanee, quella di Beatrice. Ma lei e il fratello non se ne curano e procedono dritti per la propria strada. «Siamo orgogliosi di fare questo lavoro nonostante non manchino le critiche, soprattutto dai ragazzi della nostra età. I commenti negativi non ci abbattono, anzi, ci fortificano e ci rendono più saldi nei nostri progetti per il futuro, legati alla possibilità di crescere come azienda, di poter lavorare al meglio la nostra materia prima per portare sul mercato prodotti di qualità, lavorati con le nostre mani».

 

Consapevole delle difficoltà che il mestiere comporta, esprime con forza anche un parere sul costo del latte e sulle passate rivolte dei pastori sardi: «Per ogni pastore non esistono feste, non esistono brutte giornate, non esistono giorni liberi, non esiste un’eventuale influenza o un ostacolo che gli faccia pensare di mancare a lavoro anche un solo giorno! Ogni pastore lavora 365 giorni all’anno e ogni giorno fa in modo di creare un prodotto di qualità che permetta di mandare avanti una marea di settori dando lavoro anche a molte altre persone. Questo però non viene riconosciuto perché la materia prima da cui parte tutto ciò viene pagata pochi centesimi al litro!».

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Il famoso latitante Giovanni Battista Salis noto Corbeddu, quando venne ucciso nel 1898 in un conflitto a fuoco dai carabinieri, aveva con sé uno strano coltello.

Sulla lama di questo era incisa la scritta “Viva il Re di Sardegna”. Il motivo di quell’incisione è legato ad un episodio avvenuto durante la latitanza del bandito olianese. Nel 1887 Corbeddu realizzò una delle gesta più eclatanti dell’epoca. Insieme a dei complici, assaltò, nel Nuorese, la diligenza con a bordo il comandante della divisione dei carabinieri reali di Sassari Michele Angelo Giorgio Spada.

Non ci fu spargimento di sangue ma vennero rapinati tutti coloro che viaggiavano a bordo del mezzo. Si racconta che il motivo dell’assalto non fosse stato per impossessarsi dei beni delle vittime. La causa sarebbe stato un gesto di sfida contro il maggiore dei carabinieri. Spada in precedenza si sarebbe vantato di aver estirpato il banditismo dal nuorese, avendo fatto costituire con l’inganno alcuni latitanti.

Le famiglie di questi, che si erano consegnati alla legge in cambio di falsi sconti di pena, si rivolsero a Corbeddu per vendicare quanto accaduto, vista la fama e il prestigio del bandito. L’olianese così organizzò l’assalto prendendo la sciabola e la cintura del maggiore, dimostrandogli quanto si sbagliava del fatto di aver debellato il banditismo.

Corbeddu della sciabola incisa andava molto fiero e ne ricavò un coltello che portava sempre nella cintura.

Oggi l’arma da taglio è conservata a Roma nel Museo storico dei Carabinieri.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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In Sardegna il primato della chiesa con il rosone più grande appartiene al Mandrolisai.

Questa di trova nel territorio di Sorgono, centro più importante della zona, nel suggestivo Santuario di San Mauro, risalente al XII secolo. Le origini di questo luogo, per alcuni sarebbero legate ai monaci benedettini, mentre per altri agli aragonesi.

La struttura della chiesa attuale è il risultato di varie fasi costruttive, a partire dalla fine del 1400 fino al 1500, con interventi successivi in epoca barocca.

Arrivando dinanzi all’edificio, con pianta rettangolare, appare la maestosa facciata in pietra trachitica – alta e larga 10 metri – e l’ampia scalinata in cui compaiono, ai lati, due leoni che reggono lo stemma di Aragona.

Ma quello che colpisce maggiormente, alzando gli occhi dall’imponente portale, è il rosone in stile romanico, che con il diametro di 4,5 metri risulta essere il più grande di tutta la Sardegna.

L’edificio di culto fa parte di un ampio complesso architettonico nel quale si trovano abitazioni a schiera, denominate “cumbessias” o “muristenes”, alloggi per i pellegrini, che nei secoli hanno avuto anche altri utilizzi.

Semplice arrivarci, il sito dista pochi chilometri dal centro abitato di Sorgono.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e i governatori leghisti  – Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Attilio Fontana (Lombardia), Maurizio Fugatti (Provincia autonoma di Trento), Donatella Tesei (Umbria) e Luca Zaia (Veneto) – hanno commentato, attraverso una nota, la maxi-truffa da 20 milioni realizzata da alcuni romeni e italiani attraverso Centri di assistenza fiscale abilitati alle pratiche per le richieste di sussidio.

Affermano Solinas e gli altri presidenti: “Il rifinanziamento del reddito di cittadinanza non sortisce solo l’effetto di impegnare ingenti risorse su una scelta assistenzialista, sottraendole a politiche attive capaci di stimolare la ripresa del lavoro e l’innalzamento dei livelli occupazionali, ma espone ulteriormente il sistema-Paese a truffe milionarie ordite da organizzazioni criminali a danno dei conti pubblici.”

“Alla luce anche di quest’ultimo episodio non possiamo che rimarcare la nostra contrarietà nei confronti di una misura che riteniamo socialmente iniqua e strutturalmente fragile, al punto da porsi, tanto sotto il profilo filosofico che pratico, quale antitesi perfetta alle linee di sviluppo promosse attraverso il Pnrr”, concludono i governatori.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Una delle prime auto che fece capolino tra le strade del centro tortoliese negli anni Venti, fu la Fiat  509 del veterinario Cirillo Cabras, targata NU 17, come ricorda vividamente Enrico Aragoni. La Fiat 509 venne prodotta dal 1925 al 1929 dalla Fiat e fu la prima automobile italiana a vincere il Rally di Montecarlo.

La 509 è stata anche l’auto che fece dire a Gabriele D’Annunzio: «L’automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità di una seduttrice, ma per contro, delle donne, ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza».

Come poi raccontato da Virgilio Nonnis nel suo libro dedicato al passato di Tortolì, per il paese giravano poche altre automobili: la Fiat 503 del cancelliere Pietrino Sulis, la Fiat 501 di Ettore Depau, l’Ansaldo di Piero Torchiani e la Fiat 514 di Secondo Porrà, adibita al servizio di noleggio. C’era anche una Ford, di proprietà del Conte Ceruti, venuto a Tortolì tra gli anni Venti e Trenta.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Tortolì vista dal drone

Le immagini spettacolari riprese da un drone delle meraviglie del territorio di Tortolì-Arbatax. Un video, girato e montato da Danilo Lamberti, che inorgoglisce gli ogliastrini e affascina chi non vive in Sardegna.

Mare cristallino, spiagge incontaminate, scogliere mozzafiato, torri d’avvistamento, baie indimenticabili, siti archeologici. Questo e tanto altro in un video dedicato a Tortolì che non dimenticherete: una vera e propria gioia per gli occhi.  

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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A partire da oggi e fino alle 9 di domani sarà in vigore un Bollettino di Allerta con codice Arancione per Rischio Idrogeologico che interesserà, con condizioni di Criticità Moderata, tutta la zona meridionale e orientale della Sardegna.

Pubblicato dalla Protezione Civile regionale, anche un Bollettino di Condizioni Meteorologiche Avverse per piogge e temporali, che sarà in vigore fino alle 15 di domani.

“Sulla Sardegna si prevedono – si legge nel Bollettino – precipitazioni diffuse con rovesci o temporali sparsi, isolatamente anche forti, sui settori meridionale e orientale, precipitazioni sparse con rovesci o temporali isolati altrove. Le precipitazioni avranno cumulati complessivi localmente fino a molto elevati sul settore orientale, localmente elevati sul settore meridionale, deboli o moderati altrove”.

L’articolo Ancora allerta maltempo: allarme arancione nella nostra Sardegna proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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