Tragico scontro frontale ad Atzara, di fronte al cimitero della cittadina. Il bilancio tragico: un morto e un ferito.

Come riporta ANSA, a perdere la vita un uomo di 58 anni di cui non si conoscono ancora le generalità, al volante di un fuoristrada.

Il mezzo, per cause ancora in corso di accertamento, mentre percorreva un rettilineo è andato a scontrarsi con una 600 condotta da un’anziana di 82 anni, che proveniva dalla corsia opposta. Ferito il passeggero del fuoristrada: è stato trasportato con l’elisoccorso del 118 all’ospedale Brotzu di Cagliari.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Lanusei si rifà il look con una bellissima novità: sono infatti stati installati sei hotspot Wi-Fi che permetteranno di navigare all’aperto e in maniera totalmente gratuita.

Questo primo intervento prevede l’installazione dei primi sei punti lungo la via Roma e nella Piazzetta del Fico. A breve ne verranno installati altri 10 che copriranno alcuni punti di interesse della cittadina come ad esempio l’ospedale, i licei, la piana del Bosco Selene, la rotonda.

È prevista inoltre l’implementazione del progetto con ulteriori punti Wi-Fi per cercare di coprire ancora maggiormente il centro cittadino.

L’azione è rivolta sia ai turisti, che sempre più oramai necessitano di una connessione stabile per poter fruire al meglio dei servizi offerti da Lanusei, ma soprattutto ai cittadini che così avranno un motivo in più per uscire e socializzare.

Di seguito i passi per potersi connettere in modo facile e veloce:

È necessario scaricare dall’apple store o dal play store e cercare l’applicazione wifi.italia.it

Una volta trovato questo simbolo qui si dovrà scaricare l’applicazione wifi.italia.it, registrarsi e per gli utenti iOS scaricare i certificati e installarli come mostrato nel successivo post.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Sapete qual è l’animale più forte del pianeta Terra? La risposta potrebbe sorprendervi.

Si tratta dello scarabeo rinoceronte – un insetto appartenente alla famiglia degli Scarabaeidae e alla sottofamiglia Dynastinae – dotato di una forza straordinaria, che riesce nell’impresa di sollevare oggetti pesanti 850 volte il suo peso corporeo. In rapporto un essere umano con questa stessa forza sarebbe in grado di sollevare circa 59 tonnellate. (Fonte: National Geographic)

Inoltre, nonostante sollevi questi oggetti molto pesanti rispetto al suo corpo, non si scompone più di tanto: camminando sempre allo stesso modo e mantenendo la stessa velocità.

Questo coleottero è contraddistinto da un notevole dimorfismo sessuale: i maschi sono infatti provvisti di un vistoso corno cefalico rivolto all’indietro, da cui prende il nome questa specie ricordando il caratteristico lineamento del rinoceronte.

Questa tipologia di insetto è crepuscolare e notturno, infatti si possono incontrare degli esemplari adulti durante la notte, attratti dai lampioni, mentre sono alla ricerca di un compagno/a.

In Sardegna, lo scarabeo rinoceronte, è conosciuto in Lingua Sarda con diversi nomi, a tal proposito ve ne proponiamo qualcuno: “coi coi”, “carrabusu corrudu”, “corrincúcuru”, “corrimpalas” e “boe tomasu”.

Sicuramente nelle varie zone dell’Isola avrà altre denominazioni. Voi come lo chiamate?

(Foto repertorio Vistanet)

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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“I primi a essere sospesi saranno i dipendenti ‘no vax’ che lavorano nelle strutture sanitarie del nord Sardegna: sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di ATS Sardegna”.

Sono le parole del Commissario Straordinario di ARES ATS Sardegna, Massimo Temussi sulla base del dato comunicato dal Dipartimento di Prevenzione Zona Nord oggi, dopo le attente verifiche sulle note inviate nei giorni scorsi.

Le altre lettere sono destinate a 8 medici convenzionati e 32 lavoratori dell’AOU di Sassari: saranno poi i datori di lavoro e gli Ordini professionali di riferimento a inoltrare gli eventuali provvedimenti successivi secondo quanto disposto dall’art. 4 del DL 44/2021.

Anche l’AOU di Sassari ha deciso di non fare alcuno sconto ai propri sanitari non vaccinati. Per il Commissario dell’AOU Antonio Lorenzo Spano “il personale che non si farà vaccinare, con la sola esclusione di quelli a cui non è possibile effettuarlo per specifici motivi sanitari, scatterà la sospensione immediata dello stipendio ed i trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all’interno dei nostri ospedali”.

Ancora work in progress, invece, per l’avvio dei procedimenti di sospensione degli operatori delle altre Aree della Sardegna. E’ al vaglio di ATS, in questi giorni, tutta la documentazione prodotta dal personale sanitario che ancora non ha ottemperato, come previsto dalla normativa vigente, all’obbligo vaccinale.

Venerdì 6 agosto i Dipartimenti di Prevenzione di ATS Sardegna hanno inviato a tutto il personale non sottoposto alle due dosi previste di vaccino, che opera nelle strutture sanitarie pubbliche, private e accreditate dell’Isola, un invito ad ottemperare all’obbligo entro 5 giorni con accesso libero, senza prenotazione o appuntamento, in tutti gli hub vaccinali dell’Isola. Sono oltre 700 coloro che ancora non avrebbero ancora ricevuto il vaccino anti Covid-19.
In alternativa, la lettera invitava a produrre, quanto prima, la documentazione sanitaria che motivasse la mancata inoculazione. ATS sta verificando la posizione dei lavoratori che hanno presentato una certificazione medica che sarà valutata dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica.

Restano invece tanti gli operatori sanitari che, per svariati motivi, non hanno ancora ritirato la lettera: per questi scatta il sollecito, come previsto dalla normativa vigente, come ultimatum prima della sospensione con decorrenza immediata.

“Stiamo già varando un piano di riorganizzazione del personale nei reparti altamente critici – conclude il Commissario di ATS Sardegna Temussi – Nel frattempo rivolgiamo un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti. Ad oggi, oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti di loro sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l’auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti”.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Una storia particolare si nasconde dietro la presenza di tre dipinti della metà del XVII secolo a Seui. Sono degli inediti caravaggisti aventi per soggetto San Cristoforo, San Luca ed una Scena Biblica (L’incontro o il dialogo tra due donne). La tela raffigurante San Cristoforo se non attribuibile direttamente a Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto, potrebbe essere opera di un allievo del grande maestro. Il dipinto conservato nella Pinacoteca comunale di Seui è un’eccellente copia del medesimo soggetto conservato al Museo del Prado di Madrid, quest’ultimo firmato dal Ribera e datato 1637.

Il quadro di San Luca trova riferimenti nella bottega di Francesco Fracanzano, uno dei migliori allievi dello Spagnoletto. Mentre la tela raffigurante una probabile scena di un racconto biblico tratto dalla Genesi, sembrerebbe un’opera vicina all’ambiente di Battistello Caracciolo.

L’origine dei tre dipinti realizzati con la tecnica pittorica dell’olio su tela è controversa, sicuramente si può affermare che l’area culturale di appartenenza è quella napoletana. Queste opere pittoriche così importanti e di respiro artistico internazionale, sono arrivate nel centro montano grazie ad una donazione di Luigia Mascia, fatta al Comune di Seui nel 1983. Seuese classe 1918 emigrata giovanissima a Palermo dopo la morte della madre, trova lavoro come Dama di compagnia presso la baronessa Teresa Atenasio di Montededero in Siciliano, che assisterà per più di quaranta anni. Rimase al servizio della famiglia fino alla morte nel 1990 dell’ultimo discendente della casata: il barone Giuseppe, nipote di Teresa Atenasio. Il rapporto umano e di fiducia instaurato tra la nobildonna e Luigia, fu così forte da ricevere in eredità numerosi oggetti e opere d’arte che arredavano la bellissima villa dei baroni.

Nel suo cuore non dimenticò mai il suo paese natio, e volle fare dono di queste tre tele con una dichiarazione scritta di suo pugno, datata 15 luglio 1983, all’allora Sindaco Salvatore Usai. Incaricato del trasporto delle opere a Seui un compaesano, l’allora giovane finanziere Franco Anedda, che all’epoca svolgeva servizio presso il Comando della Guardia di Finanza di Palermo. C’è a questo punto da svelare un fatto: la signora Luigia fece scegliere al compaesano stesso le opere da regalare al Comune di Seui, fra le varie da lei ereditate.

Il giovane finanziere indicò subito il San Cristoforo, in quanto caro ai seuesi a cui è dedicata un’antica chiesa campestre, e soprattutto in ricordo del padre Salvatore obriere della festa, scomparso poco tempo prima. La generosità della signora Luigia si dimostrò anche nei confronti del compaesano, regalandogli altri due dipinti. Sicuramente la tela più importante è il San Cristoforo raffigurante il Santo in primo piano a mezzo busto con un mantello scuro mantenuto con la mano destra, mentre con quella sinistra mantiene un bastone.

Sulla spalla sinistra è presente Gesù bambino, il quale poggia la mano destra sulla testa del santo e sull’altra regge il peso del Mondo. Nei primi anni del 2000 la Giunta comunale guidata da Prof. Giampaolo Desogus, si è impegnata a individuare dei finanziamenti per il restauro dei dipinti, ottenendone uno nel 2008 dalla Regione, e a seguito della pubblicazione di un bando pubblico sono stati affidati i lavori al Laboratorio di restauro Auneddu Mossa di Sassari. Proprio questi inediti caravaggisti hanno attirato in un “blitz” notturno di Vittorio Sgarbi, giunto a Seui per visitare la Pinacoteca comunale, dopo aver partecipato ad un convegno del PSd’Az a Villagrande Strisaili. Il famoso critico d’arte ne ha approfittato per visitare la Galleria comunale e il percorso museale del paese montano.  

Luigia Mascia deceduta nel 2001, sarebbe orgogliosa di come siano stati valorizzati i dipinti donati al suo paese. Chissà se un giorno la tela di San Cristoforo verrà portata alla chiesa omonima nella prima domenica di Giugno in occasione dei festeggiamenti. Un desiderio scritto dalla signora Luigia, nella sua dichiarazione del 1983, se fosse stato possibile, di portarlo in quei luogo abitato dall’antichità e ricco di leggende.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Ora è ufficiale: Salmo organizza un live gratuito e una raccolta fondi per le comunità della Sardegna colpite dagli incendi nelle scorse settimane.

Il rapper olbiese ha mantenuto la promessa fatta qualche tempo fa, dopo la devastazione dei roghi dell’Oristanese,  quando aveva dichiarato: “Organizziamo un live completamente gratuito e una raccolta fondi su internet per aiutare tutte le persone coinvolte. Non so quando potremo farlo e non so neanche se ce lo permetteranno, ma noi lo faremo ugualmente”.

Poco fa è arrivato l’annuncio del famoso artista, con un messaggio sui social: “Ok ci siamo! Venerdì 13 agosto Live gratuito in Sardegna. Vi comunicherò città e orario il giorno stesso. Non mancate”.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Anche nella giornata di oggi si registrano numerosi incendi in Sardegna.

In data odierna, su un totale di 13 roghi occorsi sul territorio regionale, si segnalano 6 incendi per lo spegnimento dei quali il Corpo forestale ha utilizzato, oltre alle squadre a terra del sistema regionale, anche mezzi aerei:

1 – Incendio in agro del Comune di Arzana località “Bruncu Allasu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Tonara, coadiuvato dal personale elitrasportato a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Sorgono e San Cosimo. Sono intervenute 5 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Fonni, Orgosolo, Aritzo e da 2 squadre di volontari delle associazioni di Sorgono e Tonara. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 15:53.

2 – Incendio in agro del Comune di Santu Lussurgiu località “Mura Matta”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Seneghe, coadiuvato dal personale elitrasportato a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Seneghe. Sono intervenute 2 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Paulilatino e Santu Lussurgiu, 1 squadra della Compagnia barracellare di Santu Lussurgiu, 1 squadra dei VVF di Ghilarza. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 15:34.

3 – Incendio in agro del Comune di Bottidda località “Basileddu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Bono, coadiuvato dal personale elitrasportato a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Anela e Alà dei Sardi. Sono intervenute 2 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Bono e Burgos. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 13:25.

4 – Incendio in agro del Comune di Borore località “Crastu Abile”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Macomer, coadiuvato dal personale elitrasportato a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Farcana, Anela, Bosa, Fenosu, Super Puma di Fenosu. Sono intervenuti n. 3 canadair provenienti da Olbia. Sono intervenute 7 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Fonni, Gavoi, Bolotana, Macomer, Sedilo, Abbasanta, Nuoro, 1 squadra dei VVF di Macomer e da 1 squadra di volontari delle associazioni di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso.

5 – Incendio in agro del Comune di Orroli località “Bruncu su pala”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Escalaplano, coadiuvato dal personale elitrasportato a degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Villasalto, Sorgono, San Cosimo e un canadair proveniente da Olbia. Sono intervenute 5 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Villasalto, Sadali, Esterzili, Escalaplano. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso.

6 – Incendio in agro del Comune di Serri località “Nuraghe Comas de Pisu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Isili, coadiuvato dal personale elitrasportato a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di San Cosimo. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Isili, 1 squadra comunale di Isili. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 17:49.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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La Sardegna potrebbe entrare in zona gialla in 17 giorni.

Lo indica l’analisi relativa all’andamento dei ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive condotta dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

In Sardegna si rileva un livello del 6,8% dei ricoveri nei reparti ordinari e dell’11% nelle terapie intensive. Un andamento attuale di crescita esponenziale che se sarà confermato dai dati dei prossimi giorni, potrebbe causare la classificazione della regione come gialla tra poco più di due settimane.

Brutte notizie anche per la Sicili, che potrebbe raggiungere i requisiti per essere classificata come zona gialla in 10 giorni.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Gli agenti del Corpo Forestale della Regione hanno assicurato alla giustizia un altro presunto incendiario.

Gli uomini del Nucleo Investigativo dell’Ispettorato di Cagliari, in collaborazione con la Stazione Forestale di Barumini, hanno applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di PGP di anni 35, allevatore, per il delitto di incendio boschivo.

L’arrestato, residente a Las Plassas, avrebbe appiccato il fuoco in un oliveto e in un’area boscata, mettendo in pericolo anche alcuni vicini edifici.

Il cerchio delle indagini si è chiuso intorno all’indagato grazie agli accertamenti tecnici e al supporto di strumenti di video investigazione. La rilevanza delle prove, unite al pericolo di reiterazione del reato, hanno indotto il GIP a disporre la misura degli arresti domiciliari a carico dell’indagato.

Soddisfazione per il lavoro degli agenti viene espressa dal presidente della Regione Christian Solinas: “I nostri Forestali sono fondamentali per garantire sicurezza ai cittadini e all’ambiente e per combattere la battaglia quotidiana contro i criminali del fuoco”.

L’attività investigativa contro i delitti di incendio del Corpo Forestale, attivata sistematicamente nel 1994, costituisce, insieme allo spegnimento e alle altre attività preventive, uno dei cardini per il contrasto alla piaga degli incendi. Questo arresto è il terzo della stagione eseguito dal Corpo Forestale, inoltre numerosi sono i soggetti denunciati a piede libero e sono in corso molteplici attività investigative.

Il Corpo Forestale invita i cittadini a rispettare le prescrizioni antincendio applicando la massima prudenza e segnalando al numero di emergenza 1515 non solo ogni focolaio, ma anche le notizie utili per reprimere i crimini incendiari.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Catalina Lay era una levatrice seuese del 1500, in “Limba” una “maista de partu”, che fu arrestata dall’Arcivescovo di Cagliari con l’accusa di essere una strega e successivamente processata a Sassari.

Fu una donna che pagò a caro prezzo le sue competenze e la sua abilità nel coadiuvare le donne nel parto, così come le conoscenze tramandate da generazione in generazione sull’uso dei medicamenti naturali e il potere degli antichi “abrebus” (le parole proibite dei riti magici religiosi).

Infatti non era raro che all’epoca fossero perseguitate le levatrici, bastava un’accusa ingiustificata mossa da chiunque per portare una di queste davanti al giudice inquisitore.

In un’epoca nella quale la mortalità infantile era molto alta, le capacità di Catalina erano rispettate e temute allo stesso tempo, quasi potesse avere un invisibile potere di vita o di morte sul nascituro.

Sulla vita della levatrice di Seui non si hanno molte notizie, solo che fosse una donna di mezza età e avesse dei figli. Si ritrovò a Sassari tra il 14 o 15 agosto del 1583 ad ascoltare la sua condanna a sei anni di reclusione, duecento frustate e altre terribili pene. Insieme a lei nella piazzaCarra Manna” (oggi Tola) altre otto povere donne condannate per reati di stregoneria, e umiliate davanti ad un’immensa folla.

Catalina aveva confessato tutto nei giorni precedenti dopo indicibili torture, confermando ogni parola delle accuse mosse dai suoi aguzzini. Confermò di avere legami con spiriti sovrannaturali, di incontri con il diavolo durante la notte e di partecipare a riti propiziatori in determinate località del paese.

Il maligno le sarebbe apparso con varie sembianze umane e animali, e inoltre più volte si sarebbe concessa carnalmente a lui.  Sarebbe stato il diavolo a spingerla ad uccidere i neonati, che soffocava premendo con il pollice sotto il mento, facendo pensare fossero nati morti.

Confessò anche di introdursi durante la notte nella stanza dei bambini, che avrebbe prima soffocato e dai quali succhiava il sangue per poi miscelare con altre sostanze per realizzare degli unguenti per riti magici.

Tra questi una pozione che le avrebbe permesso di trasformarsi ed entrare nelle case delle piccole vittime.

Dopo l’autodafé a Sassari, la cerimonia pubblica nella quale fu eseguita la penitenza e decretata la condanna, non si hanno più notizie di Catalina. Pertanto si è all’oscuro se sia riuscita a sopravvivere agli anni di carcere. Così come è avvolto nel mistero se abbia o meno fatto ritorno al suo paese, dove furono confiscati tutti i suoi beni.

A Seui la tragica vicenda umana della levatrice non è stata dimenticata, e nel percorso museale Sehuiense gestito dalla locale Cooperativa S’Eremigu, le è stata dedicata una sezione in “S’Omu ‘e Sa Maja”. L’edificio storicamente documentato della fine del 1600, nel quale fu scoperta una testimonianza di magia bianca, ospita varie collezioni museali legate al mondo magico religioso e alle antiche tradizioni precristiane della zona.

Un atto di giustizia per tenere viva la storia di Catalina, affinché non venga reciso il filo della memoria di tante donne vittime dell’Inquisizione, passate alla storia come streghe.

L’articolo Catalina Lay, la levatrice seuese condannata per stregoneria dall’Inquisizione proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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