Buone nuove dal Comune di Bari Sardo, beneficiario, a seguito delle richieste di finanziamento avviate dall’amministrazione capitanata da Ivan Mameli, di due finanziamenti, uno da parte della RAS e l’altro da parte del Ministero dell’Interno.

Un importo di 234mila euro circa suddiviso in due lotti.

Il primo, di 80mila euro, racchiude 70mila euro finanziati dalla Regione Sardegna nel programma “RETE PER LA SICUREZZA DEL CITTADINO E DEL TERRITORIO – FASE” annualità 2018 e 10mila di cofinanziamento comunale. Il secondo, dell’importo di circa 154mila euro, è comprensivo di circa 146mila euro finanziati dal Ministero dell’Interno, tramite la prefettura di Nuoro, ai sensi del “Decreto 31 gennaio 2018 – Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” e circa 8mila di cofinanziamento comunale.

Una centrale di controllo compresa di sistema di registrazione, ecco il fine del progetto: 45 nuovi occhi elettronici in 22 siti, dislocati nel perimetro urbano ed in agro (comprese le zone turistiche e periferiche). Previste inoltre telecamere lettura targhe in tutti gli accessi al paese ed in prossimità degli istituti scolastici e di aggregazione sociale.

Il termine dei lavori – aggiudicati il 16 ottobre e consegnati il 4 novembre – è previsto per il 2 febbraio.

Le telecamere utilizzate sono di ultima generazione, del tipo fisso e speed dome ed hanno un raggio d’azione fino a 150 metri anche in condizioni di scarsa visibilità, in caso di forte o debole illuminazione ed in notturna.

Per cinque anni, questo per evitare problemi di funzionalità del nuovo impianto, la ditta aggiudicataria dovrà garantire la manutenzione dell’intero impianto.

Il progetto è stato approvato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la prefettura di Nuoro nonché dagli uffici regionali competenti.

«La sicurezza delle persone, la tutela del patrimonio comunale, il contrasto all’illegalità, alle discariche abusive, la prevenzione degli incendi e la tutela dei tanti luoghi sensibili rientra tra le nostre priorità di intervento» dichiara Mameli. «Da subito abbiamo avuto una serie di incontri e confronti con le autorità competenti che sono state decisive per beneficiare di questi finanziamenti corposi che daranno una svolta sul tema della sicurezza nel nostro territorio».

 

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Fonte: Ogliastra News Federica Cabras

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Due feriti: questo il bilancio, come riporta L’Unione Sarda, dell’incidente avvenuto oggi sulla Statale 198, tra Tortolì e Ilbono.

Due auto si sono scontrate. Uno dei due conducenti è stato tirato fuori dalle lamiere dai Vigili del fuoco di Tortolì.

Intervenuto il personale del 118.

(Notizia in aggiornamento)

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Otto campioni, prelevati dal gruppo dei maiali allo stato brado illegale abbattuti lo scorso 15 novembre nell’agro di Orgosolo in località Pradu, sono risultati sieropositivi per Peste suina africana. Il dato, comunicato oggi all’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della PSA, deriva dalle analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) della Sardegna che, negli anni passati, a ogni controllo effettuato sui maiali bradi abbattuti registrava una presenza di capi infetti cinque o sei volte superiore.

L’IZS. “Il riscontro odierno di otto maiali bradi sieropositivi per Peste suina africana, tra quelli abbattuti a Orgosolo venerdì scorso, conferma che il pascolo brado è pratica ad altissimo rischio per la trasmissione del virus. Tuttavia, con le attività di depopolamento portate avanti, soprattutto dalla fine del 2017 – ha spiegato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada –, e quindi con meno suini bradi in circolazione che fanno da vero contenitore del virus, abbiamo avuto una forte riduzione della trasmissione della malattia e di fatto un radicale miglioramento della situazione epidemiologica. Con il diradamento dei maiali bradi si ha un quadro sempre più incoraggiante nel processo di eradicazione. Ora, come convenuto con il Commissario europeo alla Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, in visita in Sardegna proprio la settimana scorsa, dobbiamo continuare nelle azioni di depopolamento degli ultimi branchi presenti illegalmente nei territori a cavallo tra Barbagia e Ogliastra. Solo raggiungendo questo importante obiettivo – ha concluso Laddomada – la Commissione Europea, nel giro di breve tempo, potrà rivedere la normativa che impedisce alla Sardegna di vendere oltre mare le proprie carni suine e i suoi derivati, così da ridare slancio a un comparto messo all’angolo e mortificato da oltre 41 anni di restrizioni dovute alla presenza della Peste suina africana”.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

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