Un ricco e variegato programma religioso e civile per onorare la Madonna del Carmelo giunta alla 100° Edizione. A Seui si attendono con grande emozione i tre giorni dedicati ai festeggiamenti di una delle devozioni mariane tra le più antiche e amate dalla religione cristiana, risalente ai tempi dei profeti.

La festa si svolgerà il 19-20-21 luglio, tra il centro abitato e la zona di Arcuerì, dove sorge la chiesa campestre dedicata alla Beata Vergine del Carmelo.

Si inizierà il venerdì sera con la tradizionale preparazione dei simulacri della Madonna del Carmelo e di Sant’Efisio, nel sagrato della parrocchia di Santa Maria Maddalena.

Il giorno successivo prima dell’alba, la partenza della processione dal paese verso la chiesa del Carmine ad Arcuerì, con le statue dei Santi trasportate su un antico cocchio trainato dai buoi. Tra sabato e domenica, sarà la località campestre a fare da cornice ai festeggiamenti religiosi e civili, fino al rientro in tarda serata in processione a Seui con i festeggiamenti che termineranno a tarda notte.

Da tempi lontani fino al 1919, i seuesi erano soliti recarsi in massa nel territorio di Elini per partecipare alla festa della Madonna del Carmelo. C’era chi raggiungeva il luogo in treno (si racconta che per l’occasione ne fossero messi due extra) in quanto la chiesa è posta nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Arzana, molti altri devoti giungevano a piedi camminando un’intera notte.

Il 16 Luglio di quasi cento anni fa tragici fatti cambiarono per sempre questa tradizione: una furibonda rissa fra seuesi, ilbonesi ed elinesi. I motivi della disputa non sono certi, la versione prevalente racconta che tutto sia nato durante le danze, quando un uomo ubriaco importunò una donna durante un ballo.

A causa di questi scontri morì il seuese Francesco Deidda noto “Missoni”, un cantoniere delle ferrovie padre di tre bambini in tenera età e con una moglie incinta. La morte di Deidda, avvenuta per una coltellata o per un’emorragia causata da un sasso che gli venne tirato in testa (sono diverse le versioni) scosse l’intera comunità di Seui. Da questo fatto iniziò a prendere forma l’idea di edificare una chiesa intitolata alla Madonna del Carmine nel territorio di Seui, istituendo una festa autonoma.

I promotori dell’iniziativa furono Efisio Luigi Moi noto “Moigeddu”, Angelo Deidda ed Efisio Luigi Cannas noto “Piddeu” e ben presto si formò un comitato dove venne insignito della presidenza onoraria l’allora vescovo d’Ogliastra Monsignor Virgilio.

Una delle prime decisioni del neo comitato fu dove avviare la costruzione della chiesetta della Madonna del Carmelo, infatti furono proposte due località considerate idonee e suggestive: Arcuerì e Anulù.

Per 273 voti di differenza prevalse la zona di Arcuerì, e dopo qualche problema burocratico iniziarono i lavori di edificazione della chiesa campestre.

Così nel 1920 si iniziò a festeggiare la Madonna del Carmelo a Seui, l’iniziativa vide la partecipazione dell’intera comunità e quella di molti devoti provenienti dal vicino paese di Ussassai.

La chiesetta non era ancora terminata, ma era stato dato inizio a quella che sarebbe diventata la più grande festa religiosa del centro montano. Per la prima edizione un carro a molle improvvisato, trainato dai buoi, portò i simulacri della Madonna del Carmelo e Sant’Efisio dall’abitato di Seui ad Arcuerì. La nottata l’avrebbero passata sotto le fronde dei lecci e nella serata successiva avrebbero fatto ritorno in processione al paese.

La statua di Sant’Efisio è presente sul carro, in quanto si decise che il secondo giorno della festa sarebbe stato dedicato al martire guerriero, per volontà del devoto reduce di Dogali Efisio Luigi Cannas, uno dei promotori. Nel 1939 sarebbe giunto il bellissimo cocchio fatto costruire dai seuesi emigrati a Palermo, ancora oggi in uso.

Quest’anno sarà intitolata ufficialmente la piazza dei balli di Arcuerì al dott. Antonio Loi, indimenticato medico condotto seuese, uno dei grandi continuatori de “Su Cramu”, presidente del comitato dal ’59 al ’99, deceduto qualche anno fa. Così come sarà intitolato il viale della chiesetta campestre, alla memoria di Francesco Deidda, il mite e pacifico seuese perito nel 1919 ad Elini.

Visto il traguardo della 100° Edizione sarà apportata un’eccezione alla tradizione: invece di essere nominato un unico “Obriere Maggiore”, tale carica verrà ricoperta da tutti gli iscritti del Comitato Madonna del Carmelo di Seui.

PROGRAMMA COMPLETO:

 

 

 

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News

Roberto Anedda

Il comitato 1989, in collaborazione con la popolazione di Villagrande  Strisaili, organizza  i festeggiamenti in onore di  San Gabriele, il 31 luglio, l’1, il 2, il 3 agosto 2019.

Saranno quattro giorni intensi e ricchi di celebrazioni, musica ed eventi.

Divertimento assicurato con i comici Alessandro Pili (noto per aver interpretato il Sindaco di Scraffingiu nella trasmissione televisiva “Lapola Show” de Videolina) e Giuseppe Masia che si esibiranno il 31 luglio in Piazza di Chiesa. Il 1 agosto, sempre nello stesso posto, serata folk con i festeggiamenti per il ventennale del gruppo folk San Gabriele, accompagnati dalla musica di Stefy Seoni e diretto da Roberto Tangianu.

Il clou della festa si raggiungerà la sera del 2 agosto quando canterà Fausto Leali.

Nella cornice bellissima del Parco di Santa Barbara, invece, si svolgerà l’ultimo giorno della festa: per il 3 agosto prevista serata con i deejay dello Zoo di 105 (Alien Cut, Spyne, Dj Squalo e Marco Bona).

(Programma dettagliato in arrivo)

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Federica Cabras

Il comitato 1994, in collaborazione con la popolazione, la Pro Loco e il Comune di Villagrande Strisaili, organizza  i festeggiamenti in onore di  Santa Barbara.

Ricchissimo il programma di eventi e celebrazioni che si terranno il 13, 14, 15 e 20 luglio 2019.

PROGRAMMA

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Fonte: Ogliastra News

Federica Cabras

Un ricco programma religioso e civile per onorare al meglio la Madonna delle Grazie. Dal oggi, 5 luglio, all’8 Ilbono sarà in festa, tra celebrazioni, musica ed eventi collaterali.

Il programma completo della festa dedicata alla Madonna delle Grazie:

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La Redazione

 

 

Il Club per l’Unesco di Baunei, e il distretto 2080, Rotary Ogliastra, col patrocinio della Città di Tortolì presentano il Convegno su Foisio Fois e Pinuccio Sciola. Sabato 6 luglio alle ore 18, presso il Teatro Comunale San Francesco di Tortolì, si parlerà di due dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea sarda.

L’evento si aprirà coi saluti del presidente del Club Unesco Baunei-Santa Maria Navarrese, Salvatore Cabras, del sindaco di tortolì Massimo Cannas e del presidente del Rotary Club Ogliastra, Giorgio Lai.

L’architetto Giovanni Pigozzi, presenterà il convegno e farà da moderatore, mentre la professoressa Rita Pamela Ladogana, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Cagliari, presenterà i due artisti. Interverranno Barbara Fois, figlia del pittore e Tommaso Sciola, presidente della Fondazione Sciola.

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La Redazione

Fu un’impresa titanica che coinvolse più di tremila operatori, condotta alla fine degli anni Quaranta e finanziata, tra gli altri, dalla Fondazione Rockfeller. “Sardinia Project” fu il nome del progetto durato quattro anni e terminato con un’incredibile vittoria. Le fasi del progetto furono due. La Sardegna venne frazionata in quattro regioni, undici divisioni, quarantaquattro distretti. Furono individuati un milione e 250mila focolai. Nella prima l’obiettivo era distruggere le zanzare adulte e bonificare abitazioni, edifici pubblici, scuole, casolari e fienili, ponti, pozzi minerari e cave, installazioni militari e persino grotte. Nella seconda fase, la così detta operazione anti larve, con aerei e squadre di disinfestatori a terra furono irrorati corsi d’acqua e paludi, e costruiti canali di bonifica.

4.1.1

L’esercito dell’Erlaas era composto da 32mila uomini, duecento automezzi e quattro aerei. La guerra, perché di questo si trattava, di una guerra contro un nemico quasi invisibile, alla fine fu vinta. Nel 1946 erano diecimila i malati  primitivi e 65mila quelli recidivi; nel 1950 erano diventati cinquanta i nuovi casi, nel 1951 appena nove. Di quegli anni eroici in cui la Sardegna sconfisse la malaria, l’Isre,  l’Istituto Superiore Regionale Etnografico guidato da Giuseppe Matteo Pirisi conserva intatta la memoria. Domani alle ore 19, negli spazi dell’ex Artiglieria di Nuoro, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico guidato da Giuseppe Matteo Pirisi inaugura la mostra su “Wolfgang Suschitzky” il fotografo che fermò per sempre quei momenti epocali con i suoi scatti. «Attraverso questa mostra fotografica – afferma Pirisi- raccontiamo un’impresa storica e suggelliamo la metafora di un’isola che con caparbietà sa superare le difficoltà e sa rinascere».

“Today Sardinia tomorrow the world”, oggi la Sardegna, domani il mondo, era lo slogan coniato per la grande campagna  documentata negli straordinari scatti di Suschitzky – voluta da organizzazioni ed enti internazionali potenti e prestigiosi che il governo italiano finanziò con un miliardo e 250milioni di lire. La Rockefeller Foundation curò la supervisione e la direzione scientifica, collaborarono inoltre, le United Nations Relief and Rehabilitation Administration), la Economic Cooperation Administration, ed Erlaas l’Ente Regionale per la Lotta Anti Anofelica in Sardegna.

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La Redazione

Tre giorni densi di musica, incontri, presentazioni e mostre caratterizzeranno la sesta edizione di Seuinmusica, appuntamento immancabile nell’estate del Sud Sardegna: dal 26 al 28 luglio a Seui si rinnova l’appuntamento con il festival organizzato dall’associazione culturale AC. Kromatica, da anni in prima linea per diffondere la cultura musicale nella Barbagia di Seulo.

La manifestazione ha ospitato negli anni musicisti del calibro di Gavino Murgia, Antonello Salis, Sandro Satta, Luciano Biondini, Fabio Furia e Attilio Berni, tra gli altri, e anche in questa edizione propone un cartellone in cui il jazz diventa il pretesto per affrontare e sviluppare le sue più ampie e svariate declinazioni. Ecco, dunque, un cartellone ricco di proposte nazionali e isolane, selezionato con cura dai direttori artistici Luigi Murgia e Andrea Sanna, che vedrà alternarsi tra i palcoscenici seuesi gli Area Open Project di Patrizio Fariselli (storico tastierista degli Area), Rossella Faa, la formazione dei Dancefloor Stompers, e poi il blues esplosivo di Irene Loche, Mumucs, Mal Bigatto Trio, la neonata Seuinstreet band, e tanti altri. Il compito di introdurre le serate del festival sarà affidato al presentatore ed esperto di jazz Stefano Fratta.

L’evento è organizzato con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, il patrocinio del Comune di Seui e del Conservatorio di Musica G. P. da Palestrina di Cagliari.

Rossella Faa trio

IL PROGRAMMA

Seuinmusica avrà inizio giovedì 25 luglio con l’anteprima che aprirà ufficialmente la sesta edizione: alle 22 sul palco allestito in piazza San Giovanni salirà l’attore Paolo Putzu affiancato dai musicisti Andrea Schirru (pianoforte) e Matteo Sedda (tromba) per dare vita allo spettacolo “Il mio nome è John”, racconto in prima persona ispirato alla figura di John Lennon, con la regia di Cricrì Bocchetta. La vita dello storico musicista dei Beatles è stata caratterizzata da episodi lieti e tragici. La sua fantastica creatività musicale è pari alla enigmaticità della sua personalità. Il monologo offre un interessante punto di vista rispetto agli eventi che ne hanno caratterizzato l’esistenza, proponendo un viaggio attraverso le sue emozioni.

La rassegna ogni anno si dirama dal palco principale di piazza San Giovanni, verso diversi altri luoghi d’interesse del paese, con lo scopo di valorizzarne le bellezze, portandole a conoscenza del popolo del festival. E proprio venerdì 26 luglio il festival prenderà vita inaugurando un nuovo spazio che da questa edizione entra a far parte dei luoghi della manifestazione: alle 19 nella scalinata di “Coli Coli” si terrà il concerto d’apertura con il duo Percussion di Paolo Sanna e Giacomo Salis, formazione dedita alla sperimentazione, alla ricerca su suono, silenzio e rumore. La libera improvvisazione è la prassi esecutiva che porta i due musicisti a scandagliare le possibilità offerte dalle batterie e dalle percussioni, arrivando ai risultati ogni volta ottenuti con grande equilibrio. Dalla tradizione del percussionismo di scuola free americana, fino alla scuola post free europea, dalla musica classica contemporanea alle musiche classiche e popolari dal mondo: questi gli elementi che vanno ad alimentare il personalissimo suono del progetto.

Alle 21 in piazza San Giovanni verrà presentata un’altra novità per la rassegna, la Seuinstreet band, marching band composta quasi esclusivamente da musicisti seuesi, sul fertile terreno predisposto dall’Associazione Culturale Banda G. Rossini. Unico nel suo genere in Sardegna, l’ensemble conta tra le sue fila circa trenta strumentisti, per lo più giovanissimi e tutti provenienti dalla Scuola di Musica della Banda. Lo stile è quello delle band da strada, con musiche di forte impatto che spaziano tra funk, R&B, soul e jazz abbinati a coreografie spettacolari che, senza alcuna barriera, coinvolgono e divertono il pubblico Uno dei suoi punti di forza è senza dubbio la presenza nel proprio organico di strumentisti anagraficamente molto diversi tra loro (dai 10 ai 70 anni), accomunati dalla medesima passione per la musica e coordinati dal direttore Adriano Sarais e dal docente di percussioni Francesco Oppes.

Mezzora dopo (alle 21.30) sullo stesso palcoscenico spazio al concerto degli Spooks, formazione composta da Marco Bande (piano e tastiere), Andrea Uggias (sax tenore), Francesco Ciuti (basso elettrico) e Jacopo Careddu (batteria). Il progetto unisce musicisti che, pur proveniendo da estrazioni musicali differenti, hanno da subito trovato un comune denominatore nella musica fusion. Al loro attivo vantano la partecipazione al Festival Internazionale dei Conservatori Italiani della Città di Frosinone e la partecipazione con trionfo ai contest “Part’e Sole” e “OrganSound Music Contest”. Attualmente la band è al lavoro per la realizzazione del primo album, la cui incisione è prevista entro la fine del 2019.

Alle 22 saliranno sulla scena i Dancefloor Stompers, band fondata da Gianmarco Diana insieme al pianista Andrea Schirru, al chitarrista Danilo Salis e al batterista Frank Stara. I quattro musicisti sono uniti dalla passione per la black music e per la grande musica per il cinema, la televisione e la radio, in particolare quella prodotta in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta e attraverso le loro composizioni ne riproducono il suono, la strumentazione, le tecniche di registrazione, missaggio e grafica. A Seui la formazione presenterà il disco d’esordio LIBRERIE MUSICALI (2018), pubblicato dall’etichetta romana Four Flies Records, specializzata nell’ambito delle colonne sonore e dischi di sonorizzazione.

Dancefloor Stompers

Dancefloor Stompers

Il compito di concludere la serata, alle 23.30, sarà affidato al Mal Bigatto Trio, formato da Antonio Farris (contrabbasso, elettronica), Giuseppe Joe Murgia (sassofoni) e Alessandro Garau alla batteria, solidi ed esperti musicisti che nel 2017 hanno registrato il disco “Archetipo”, il primo della formazione che si caratterizza per la formula del trio senza lo strumento armonico.

La giornata di sabato 27 luglio si aprirà alle 11 con il Laboratorio Musicale per Bambini tenuto da Cinzia Tuveri, momento che Seuinmusica, dedica ai più piccoli con l’obiettivo è quello di far vivere ai bambini un’esperienza musicale diretta. Le attività non mirano allo sviluppo delle competenze tecniche, ma all’accrescimento della musicalità di ogni partecipante.

Alle 12 consueto appuntamento con il momento Aperimusic al Biondo Bar: al centro il progetto Two of Us con Carla Giulia Striano alla voce e Rubens Massidda alla chitarra.

Nel pomeriggio (alle 17.30) microfono e videoproiettore acceso al Centro Polivalente per il giornalista Claudio Loi, al festival con la conferenza intitolata “Un anno di musica in Sardegna: dischi e tendenze da Luglio 2018 a Luglio 2019”. Al vaglio del saggista e critico musicale ci saranno le più importanti produzioni discografiche sarde pubblicate nel corso degli ultimi 12 mesi. Loi ha collaborato con il quotidiano La Nuova Sardegna e con i periodici Sonos & Contos e Antas. Al suo attivo vanta numerosi articoli e pubblicazioni.

Il concerto dislocato del sabato si terrà, questa volta, alle 19 presso il lavatoio “Funtana de ossu” con il progetto “Sociopatie” del musicista Federico Fenu (trombone, live eletronics, Giaccaglia e organo Bontempi). Il progetto solistico di Fenu, cresciuto tra musica classica e jazz, lo porta ad approfondire la musica minimalista, d’improvvisazione, la drone music e le forme aperte, indagando spazi sonori intrisi di malinconia e speranza, ispirati dal profondo legame che lo lega alla sua terra e le enormi possibilità ancora, per fortuna, è in grado di offrire.

Federico Fenu

Federico Fenu

Alle 20 appuntamento al Biondo Bar per l’Aperimusic per godere del tramonto insieme al duo Fabrìka, composto dalla cantante Federica Muscas (tra i migliori allievi dei Seminari di Nuoro Jazz) e il chitarrista Fabrizio del Rio.

Spazio alla musica dei Moti Mo alle 21.30 nel palco centrale di piazza San Giovanni. Non è semplice definire la musica del trio composto da Alessandro Cau (batteria e oggetti), Tancredi Emmi (basso e contrabbasso) e Marco Coa (Fender Rhodes ed effetti), un continuum sonoro che traccia un viaggio attraverso paesaggi a volte aridi e a volte liquidi, dove rock sperimentale ed elementi formali jazzistici lasciano libertà alle strutture e ai momenti solistici di improvvisazione libera per i tre strumenti. La formazione ha al suo attivo un disco (omonimo) uscito nell’aprile del 2017.

Alle 22.30 il festival abbraccia (nella data in esclusiva per la Sardegna) i tanto attesi Area Open Project di Patrizio Fariselli, storico fondatore degli Area e unico musicista sempre presente in ogni declinazione della band, con alle spalle una storia sempre di altissimo livello qualitativo e creativo. 100 Ghosts è il nuovo album della formazione pubblicato da Warner Music alla fine del 2018, (uscito in contemporanea con la ristampa restaurata e rimasterizzata dai nastri originali di Area – “1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!”), e raccoglie composizioni originali e riletture di brani di musica arcaica. Nell’insieme, un viaggio sonoro di grande potenza evocativa, nel quale la scrittura è la base di partenza per l’improvvisazione e la sperimentazione a tutto campo, spaziando dalla world music al jazz, fino a toccare l’avanguardia. Alla ormai consolidata collaborazione con il batterista Giovanni Giorgi, si aggiunge il talento della giovanissima bassista Caterina Crucitti e la voce deflagrante di Claudia Tellini. Il repertorio spazia tra sonorità world ed etniche (con brani antichissimi, le cui notazioni risalgono a migliaia di anni fa) reinterpretate con lo stile sperimentale tipico del background Area: un viaggio nel tempo, tra atmosfere affascinanti e coinvolgenti, dove l’esotismo incontra l’inaudito.

A partire dalla mezzanotte, il palco principale darà spazio all’improvvisazione con la jam session aperta dal Duo Storico Riesumato, con Nicola Vacca alla batteria e Andrea Sanna alle tastiere.

L’ultima giornata del festival (domenica 28 luglio), avrà inizio alle 9 con una masterclass musicale per street band tenuta dal maestro Dario Cecchini, fondatore dei Funk Off.

Due ore dopo, alle 11, al Centro Polivalente di Seui si terrà il secondo appuntamento del Laboratorio Musicale per Bambini e alle 12 l’Aperimusic, questa volta al Mcafè con il duo Fabrìka, già protagonista il giorno precedente.

Alle 17 al centro polivalente ultimo appuntamento con il Laboratorio Musicale per Bambini e alle 19 concerto di mumucs, nelle scalinate di via Eleonora d’Arborea. mumucs non è un progetto: è lo spazio in cui si rifugia la cantante e musicista Marta Loddo quando la sua voce ha voglia di moltiplicarsi, ripetersi, rincorrersi fino a sfinirsi. mumucs è il nome di un viaggio, ancora senza una destinazione, intrapreso nel 2012. È un percorso in solitaria, una traversata sul mare che si compie facendo affidamento solo sulle proprie forze, è l’esplorazione di un sé musicale che resta ancora confuso, per scelta, per non privarsi della libertà di poter oscillare tra i generi senza dover percorrere una rotta già segnata. In questo viaggio ad accompagnarla ci sono una loopstation e i suoi effetti, equipaggiamento necessario per realizzare quell’unione tra improvvisazione, rock, musica elettronica che caratterizzano le sue canzoni, suonate unicamente dalla sua voce che man mano si moltiplica e si trasforma.

Alle 20 ultimo appuntamento con l’Aperimusic al Biondo Bar in compagnia del duo Two of Us, mentre un’ora più tardi (alle 21), esibizione itinerante per le vie del paese della Seuinstreet Band.

Dopo cena, alle 21.30 aprirà la serata in piazza San Giovanni il progetto “Hip Hoppes” con Francesco Oppes alla batteria, Carla Giulia Striano alla voce, Gabriele Loddo al basso, Adriano Sarais alla tromba, Stefano Piras all’elettronica e Andrea Sanna alle tastiere. Hip Hoppes nasce con lo scopo di evidenziare la connessione tra jazz e hip hop: partendo dall’arrangiamento di standard appartenenti alla tradizione afroamericana, Hip Hoppes si caratterizza per il richiamo a svariate influenze stilistiche derivate dai variegati percorsi dei suoi musicisti, muovendosi sapientemente tra musica acustica ed elettronica.

Alle 22.30 riflettori puntati su Rossella Faa (voce e racconti) e le sue Canzoni Alla Rinfusa, con l’accompagnamento musicale di Giacomo Deiana alla chitarra e Nicola Cossu al basso elettrico e contrabbasso. Canzoni alla Rinfusa è un recital che nasce dalla necessità di accontentare le richieste del pubblico ed è, infatti, una raccolta di canzoni tratte dai vari spettacoli dell’artista originaria di Masullas, scelte senza un filo logico prestabilito, ma assecondando il volere stesso della musica. Rossella Faa è una cantastorie, cantante, compositrice e attrice. Si è diplomata in strumentazione per banda al conservatorio di Pesaro. Ha collaborato con Piero Marras, Marino de Rosas, Andrea Parodi, Elena Ledda. Per il trio vocale Le Balentes ha composto musiche e testi degli album “Balentes”, “Cantano” e “Cixiri”. Con Paolo Alfonsi il disco “In Corde”. Con Giacomo Deiana e Nicola Cossu ha pubblicato, a suo nome, i libri/CD: Baa-ba nel 2008, Sighi Singin’ nel 2012, Bella bella nel 2015. Scrive musiche per teatro e cinema, recita e insegna canto moderno. Collabora attivamente a manifestazioni di supporto alla valorizzazione e diffusione della lingua sarda.

L’ultimo concerto della sesta edizione di Seuinmusica vedrà alle 23.30 salire sul palcoscenico la formazione dei Sunsweet Blues Revenge, con Irene Loche (chitarra e voce), Luca Canu (basso e voce), Alessandro Cau “Sbiru” (batteria e voce). Il trio blues, cresciuto tra stagni e ferrovie, riunisce le differenti esperienze musicali dei suoi componenti, proponendo un live che si articola tra brani originali della band e vari blues della prima metà del novecento, rendendoli propri, sviscerandoli, girandoli e stravolgendoli e dandogli un sound tutto nuovo. Dal 2011 i Sunsweet Blues Revenge suonano in svariati concerti tra Club, piazze e festival, partecipando al Mamma Blues (Dromos Festival), Italian Blues River, Ameno Blues, Aglientu Blues Festival, Blues & Beer, Blues In…Contro, Festival Baranta, Out Of The Blue’s (CH), Bloom In Blues, Pistoia Blues Festival, e avendo la fortuna di dividere e condividere il palco con grandi personaggi del blues, nazionali ed internazionali, quali Francesco Piu & Pablo Leoni, Paolo Bonfanti, Guitar Ray & The Gamblers, Corey Harris, Sherman Robertson. Tra il 2013 e il 2015 vincono il primo premio rispettivamente al Zuradili Blues Contest (Marrubiu, OR), Out Of The Blue’s (Samedan, Svizzera), Young Bloom In Blues Challenge (Mezzago, MI), Obiettivo BluesIn 2015 (Pistoia Blues). Il 3 luglio 2012 esce il primo lavoro in studio del trio, “Better luck next time”, che vanta la presenza di Francesco Piu sul brano “Dust On My Shoes.

Durante tutto il festival sarà possibile visitare la mostra fotografica a tema musicale “30 scatti in musica”, curata da Gianni Sanna presso i locali della “Fabbrica di Kimbe” con fotografie di Paolo Piga, Giulio Capobianco e dello stesso Gianni Sanna.

IL FESTIVAL

Seuinmusica nasce dalla volontà di un gruppo di ragazzi, che spinti dalla profonda passione per la musica decidono di dare vita all’associazione culturale Kromatica, condividendo l’idea di scommettere sulla valorizzazione del territorio seuese. La musica a Seui è sempre stata importante, basti pensare che la sua banda musicale esiste da quasi cento anni e accompagna quasi tutti i più importanti momenti che caratterizzano la vita della sua comunità. Nel centro della Barbagia di Seulo mancava, però, un appuntamento musicale che amalgamasse al meglio l’intera comunità e così è si è deciso di farlo attraverso Seuinmusica, la cui prima edizione risale al 2012. Dopo tre anni di pausa, dal 2015 il festival ha iniziato ad assumere lo stile che lo caratterizza tuttora con la consueta formula di concerti, mostre, seminari e presentazioni editoriali. La manifestazione ha ospitato negli anni musicisti del calibro di Gavino Murgia, Antonello Salis, Sandro Satta, Luciano Biondini, Fabio Furia e Attilio Berni, tra gli altri e dal 2016 gode del patrocinio del Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari e dallo scorso anno anche del sostegno della Regione Sardegna (Assessorato al Turismo).

Sunsweet Blues Revenge

Sunsweet Blues Revenge

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Fonte: Ogliastra News

La Redazione

Girasole, il 5 luglio 2019 alle ore 19, presso la Biblioteca Comunale (via Mare), si terrà la presentazione del libro di Francesco Casula “Carlo Felice e i tiranni sabaudi”.

Dialoga con l’autore Pasquale Zucca.

Presenta Brunella Murru.

LOCANDINA

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Fonte: Ogliastra News

Federica Cabras

Si terrà presso la Biblioteca comunale di Bari Sardo la presentazione del libro di Seconda Carta, marchiato Literary Romance, “Un tè con Agatha”. Appuntamento il 5 luglio alle 18 e 30.

In “Un tè con Agatha”, la giovane insegnante Lucy Stewart è un’assidua lettrice nonché fan di Agatha Christie. È suo desiderio conoscerla e fa di tutto per incontrarla. E così, visto che sognare non costa nulla e che talvolta ciò che si vuole si realizza, si addentra nella campagna inglese alla ricerca della dimora dell’autrice. Quando, finalmente, trova la casa, Agatha le offre il tè, bevanda tanto cara agli inglesi. Ed è proprio di fronte a una confortante tazza calda che entrambe si confidano e conversano amichevolmente.

Il tè è mediatore e ponte in tutto il romanzo. Crea un’atmosfera invitante, magica. Come pure l’amicizia. I ricordi di Agatha sono affascinanti, toccanti, divertenti: la vita in Inghilterra e in Iraq, i viaggi tra l’Occidente e l’Oriente sull’Orient Express fino ad Istanbul, gli incontri, le amicizie sincere, i soggiorni all’Hotel Pera Galata Palas con vista sul Corno d’Oro, stimolano la curiosità e toccano l’animo di Lucy che, anni dopo la scomparsa dell’amata scrittrice, visita Istanbul e la stanza 411 dell’Hotel dove era di casa e dove il tempo pare essersi fermato.

Breve estratto

“La giovane Lucy Stewart è un’ammiratrice della celebre scrittrice Agatha Christie. Si aggira nella campagna inglese alla ricerca della casa dell’autrice: ne conosce a memoria la biografia, ne ha letto tutti i libri. Sa dove vive.

Agatha si è ritirata a vita privata. Preferisce oziare e godere di quel magnifico paesaggio ricco di alberi rigogliosi e frondosi, di prati verdi fitti e curati. Scrive pochissimo e non chiede suggerimenti per i suoi romanzi ad altra persona. Ne ha pubblicati tanti. Si riposa e basta. (…)

Lei è la Regina del Giallo, la sua fama è mondiale, insuperabile. Resta la scrittrice britannica più tradotta nel mondo, più di Shakespeare. Inoltre, è una donna di straordinaria sensibilità. (…)

Ha ballato valzer viennesi, ha frequentato teatri prestigiosissimi e incontrato personalità importanti. Ha coltivato la passione per la lirica fin da ragazza. Ha mangiato cibi squisiti preparati da Chef rinomati. Una bella vita sicuramente, ricca di esperienze e di successi.

Lucy freme per fare la sua conoscenza. Agatha è il suo mito”.

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Fonte: Ogliastra News

Federica Cabras

Dacia Maraini, nata a Fiesole, nel 1936) è una scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana.

Sarà presente il 18 luglio, alle 21.30, a Santa Maria Navarrese in piazza Principessa di Navarra.

Dacia Maraini, grande scrittrice apprezzata sia in Italia che all’estero, è conosciuta per le sue opere di prosa ma anche di poesia, saggistica e drammaturgia, nelle quali affronta, in particolare, temi sociali legati all’infanzia e alla vita delle donne.

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Fonte: Ogliastra News

La Redazione

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