È una tragica storia di quasi novant’anni fa, quella che ha come protagonista l’aviatore Cesare Lai.

Il tenente di Ulassai, il 3 agosto del 1933, mentre si apprestava ad atterrare nel campo di volo di Pra Plan, nelle montagne della Valle di Susa, per non travolgere alcuni bambini che giocavano sulla pista, tentò una manovra d’emergenza schiantandosi in un bosco vicino.

Morì sul colpo, a 27 anni – era nato il 4 gennaio 1906 – fu insignito della medaglia d’argento al merito per il suo gesto altruistico, e oggi le sue spoglie riposano nel cimitero del suo paese natio della valle del Pardu.

Ma la vicenda del pilota ogliastrino è stata recentemente riscoperta grazie un professore ordinario, Gilberto Forneris, e un funzionario dell’Università di Torino, PierCarlo Porporato.

Ph: Comune Giaglione

I due accademici, appassionati di passeggiate escursionistiche, dopo essersi imbattuti in una pineta nel monumento abbandonato in memoria dell’aviatore eroe, hanno iniziato una lunga ricerca per fare luce sulla vicenda.

Il 5 giugno 2021 il Comune di Giaglione, di cui erano originari i bambini salvati, per onorare la figura di Cesare Lai, ha organizzato una cerimonia in cui è stato scoperto il cippo commemorativo restaurato, a cui hanno partecipato i parenti del pilota e l’allora sindaco di Ulassai, Gian Luigi Serra.

Ph: Comune Giaglione

 

 

 

 

L’articolo L’aviatore Cesare Lai, l’eroe ogliastrino che morì per non travolgere dei bimbi sulla pista di atterraggio proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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