La Slovenia è la patria dei Kurent, maschere tipiche locali che incarnano il rapporto uomo-natura e con radici molto antiche.

Il Kurentovanje invece è l’evento principale legato al carnevale, si svolge a Ptuj e raccoglie i gruppi di Kurent provenienti da tutta la Slovenia, tanto da essere riconosciuto come patrimonio dall’UNESCO.

In più, ogni anno, accoglie gruppi mascherati provenienti dal resto del mondo, che vengono invitati a partecipare all’evento.

Quest’anno, per la Sardegna (ma in realtà unico gruppo proveniente dall’Italia), hanno partecipato le figure mascherate tradizionali del carnevale gairese, Su Maimulu.


S’urtzu ballabeni, is maimulus, su cuadderi, is poddinaius e le altre figure tipiche, nella loro caratteristica andatura, hanno pertanto stupito i migliaia di visitatori presenti, tenendo alto il nome del proprio paese e dell’isola.

La partecipazione è stata possibile grazie all’aiuto dell’Amministrazione Comunale, di tutto il paese e alla collaborazione con l’Associazione Anderas, grazie alla quale il 17 febbraio sarà il turno per il paese ogliastrino di ospitare ospiti internazionali.

La giornata de Su Marti Perra gairesu, evento centrale del carnevale gairese, sabato 17 febbraio, sarà infatti caratterizzata non solo dalla presenza di otto gruppi mascherati ospiti provenienti dal resto dell’isola, ma anche da quella di un gruppo mascherato proveniente dalla Danimarca, i Dunkelfolket da Aalborg.

Un evento da non perdere, che prevedrà anche le musiche di Su Cunzertu Antigu e che sarà presentato dalla giornalista Valentina Caruso, in coppia col poeta locale Bruno Agus.

Motivi sufficienti per non mancare, per un evento che si preannuncia da non perdere.

Ecco le bellissime immagini di CRISTIAN MASCIA

©bakunieddu ©Mascia Cristian

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L’articolo (FOTO E VIDEO) Gairo, le maschere de Su Maimulu al Carnevale di Ptuj, in Slovenia proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Il sito nuragico di S’Ortali ‘e su Monti è oggetto di un completo rinnovamento, grazie a un finanziamento di 400 mila euro finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla promozione turistica.

Un nuovo impianto di illuminazione e una segnaletica moderna sono parte integrante di questo progetto che mira a portare alla luce la storia e l’innovazione. L’ obiettivo è rendere accessibile a tutti questo luogo affascinante e ricco di storia.

Il sindaco Marcello Ladu ha sottolineato che questo intervento trasformerà l’area in un polo culturale di rilevanza e attrattiva, pronto ad accogliere visitatori e appassionati con una nuova veste e proposte turistiche all’avanguardia. Inoltre, grazie a tali risorse, sarà avviata una nuova campagna di scavi, a distanza di 14 anni dalle ultime attività, che promette di rivelare ulteriori tesori del passato.

L’articolo Tortolì, 400mila euro per far tornare a splendere il sito di S’Ortali ‘e su Monti proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Le Domus de janas, antiche e misteriose tombe scavate nella roccia che punteggiano il paesaggio della Sardegna, sono state proposte come Patrimonio Mondiale dell’Umanità alla Commissione Nazionale UNESCO. Dopo un lungo percorso di valutazione, la proposta è stata accolta e ora si trova sotto l’attenzione degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale, con sede a Parigi.

Il dossier presentato dal Cesim – Centro Studi Identità e Memoria, sostenuto dalla Regione e dalla Rete dei comuni delle Domus de janas, rappresenta un importante passo avanti nella protezione e nella valorizzazione di questi straordinari monumenti. Coinvolgendo 37 amministrazioni, con Alghero capofila, il comitato promotore ha dimostrato un impegno collettivo per preservare questa parte significativa del patrimonio culturale sardo.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione della proposta da parte della Commissione Nazionale UNESCO. Le Domus de janas, con i loro 26 siti, rappresentano una testimonianza storico-culturale di eccezionale valore universale. Questi monumenti, che risalgono al periodo compreso tra il V e il III millennio a.C., offrono un’importante finestra sul passato della Sardegna e sulle sue interazioni con il resto del Mediterraneo.

La peculiarità di questa proposta risiede nella sua natura seriale, comprendendo 26 componenti che identificano un’epoca cruciale della storia dell’isola. Questi monumenti, risalenti al Neolitico medio e all’Età del rame, testimoniano l’importanza dei fenomeni dell’ipogeismo e del megalitismo nella Sardegna antica. Mentre entrambi questi fenomeni erano diffusi in altre civiltà europee contemporanee, assumono caratteristiche distintive e peculiari nell’isola, riflettendo sia gli scambi culturali con il mondo esterno che le originali elaborazioni locali.

La candidatura delle Domus de janas come Patrimonio Mondiale dell’Umanità non solo mira a garantire la protezione e la conservazione di questi monumenti, ma anche a promuovere la loro valorizzazione e comprensione da parte delle generazioni presenti e future. Il riconoscimento UNESCO, se confermato, rappresenterà un traguardo significativo per la Sardegna e per il patrimonio culturale dell’umanità nel suo insieme.

Mentre il verdetto definitivo è atteso per i primi mesi del 2025, l’attenzione e il sostegno continuo verso le Domus de janas sono essenziali per garantire che queste testimonianze straordinarie del passato continuino a ispirare e a educare le generazioni a venire.

L’articolo Domus de janas, il dossier a Parigi per la candidatura a patrimonio dell’umanità proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Nel panorama musicale ogliastrino ha fatto capolino da circa un anno una bella novità: i Lagoona. Un gruppo promettente che ha fatto il suo debutto la scorsa primavera, catturando l’attenzione del pubblico del Festival delle Lagune Aperte di Arbatax.

Il nome scelto dai “Lagoona” richiama proprio la location della prima esibizione e omaggia alcuni dei gruppi che hanno caratterizzato gli anni Novanta.

La band è composta da quattro musicisti tortoliesi, tutti plasmati dagli anni d’oro del rock. Conosciamoli meglio.

Cristiana Musella, la voce pazzesca del gruppo, conferisce alla band una presenza magnetica. Dalla sua parte ha grinta, passione, importanti esperienze alle spalle ( ad esempio con gli In Memory e in progetti acustici e metal) e una grande esperienza nei concerti live.

Giuseppe Loddo, basso e voce, ha all’attivo un progetto metal-crossover e un percorso con i Maryl in Disasterland, gruppo con il quale ha pubblicato un EP di inediti e tre singoli tra il 2020 e il 2021. Attualmente segue anche un suo progetto elettronico che si chiama “Zose”,  con cui ha pubblicato un primo inedito intitolato “The Night Watch” e ispirato ai Guardiani della Notte de Il Trono di Spade.

Sergio Serra, alla batteria, è da sempre un grande appassionato di musica. I suoi gusti spaziano da Hendrix, Zeppelin, The Who alla Jazz Fusion, al Punk Rock, Grunge e al metal, con particolare attenzione ai grandi batteristi come Mitch Mitchell, Ginger Baker, Keith Moon, John Bonham, Billy Cobham e Gene Hoglan.

Fabrizio Tronci, alla chitarra, ha iniziato a suonare a 15 anni. Dopo un periodo di inattività, la passione per la musica lo ha spinto a rimettersi in gioco. Le sue influenze spaziano dal rock all’hard rock ed heavy metal degli anni ’70, ‘80 e ‘90. A guidarlo, artisti come Led Zeppelin, Aerosmith, Rolling Stones, U2, David Bowie, Guns n Roses, Deep Purple e Black Sabbath.

La forza dei Lagoona risiede nella diversità dei loro gusti musicali, che abbracciano, come visto, stili che vanno dal rock degli anni Sessanta alla musica elettronica del 2000. La loro ecletticità si riflette nelle esibizioni dal vivo, con scalette curate che spaziano da successi dei Pink Floyd agli Aerosmith, da Billy Idol agli Audioslave, e che riescono sempre a creare un’esperienza coinvolgente per il pubblico.

Il legame tra i membri della band è palpabile, caratterizzato da una simbiosi che traspare anche sul palco. Cristiana, Giuseppe, Sergio e Fabrizio sono uniti non solo dalla passione per la musica ma anche da caratteri simili e da quella che definiscono “una pacifica e costruttiva convivenza artistica”.

Attivi nella scena musicale locale, si esibiscono in vari locali e piccoli palchi, portando la loro musica a un pubblico sempre più ampio. Guardando al futuro, hanno grandi ambizioni: desiderano condividere con tantissimi amanti del genere i loro brani originali.

 

Uno dei momenti culminanti per i quattro musicisti ogliastrini è stato lo spettacolo al Tonio Dei di Lanusei, un evento che ha attirato l’attenzione e la partecipazione entusiastica del pubblico. Il successo ottenuto è stato un incoraggiamento per il gruppo, che fa parte, oltretutto, dell’associazione artisti Ogliastra.

Con il loro sound unico i Lagoona stanno guadagnando terreno nel panorama musicale ogliastrino, promettendo emozioni nuove e un contributo significativo alla ricchezza culturale del territorio. Con progetti ambiziosi in cantiere, questo gruppo è destinato a diventare una presenza solida nella scena musicale locale.

A febbraio li sentiremo nuovamente al Tonio Dei di Lanusei: seguiteli sui social per restare aggiornati sulle date delle prossime esibizioni.

IG: lagoona_rock
FB: Lagoona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’articolo Lagoona: una nuova onda rock sui palchi d’Ogliastra proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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La Slovenia è la patria dei Kurent, maschere tipiche locali che incarnano il rapporto uomo-natura e con radici molto antiche.

Il Kurentovanje invece è l’evento principale legato al carnevale, si svolge a Ptuj e raccoglie i gruppi di Kurent provenienti da tutta la Slovenia, tanto da essere riconosciuto come patrimonio dall’UNESCO.

In più, ogni anno, accoglie gruppi mascherati provenienti dal resto del mondo, che vengono invitati a partecipare all’evento.

Quest’anno, per la Sardegna (ma in realtà unico gruppo proveniente dall’Italia), hanno partecipato le figure mascherate tradizionali del carnevale gairese, Su Maimulu.


S’urtzu ballabeni, is maimulus, su cuadderi, is poddinaius e le altre figure tipiche, nella loro caratteristica andatura, hanno pertanto stupito i migliaia di visitatori presenti, tenendo alto il nome del proprio paese e dell’isola.

La partecipazione è stata possibile grazie all’aiuto dell’Amministrazione Comunale, di tutto il paese e alla collaborazione con l’Associazione Anderas, grazie alla quale il 17 febbraio sarà il turno per il paese ogliastrino di ospitare ospiti internazionali.

La giornata de Su Marti Perra gairesu, evento centrale del carnevale gairese, sabato 17 febbraio, sarà infatti caratterizzata non solo dalla presenza di otto gruppi mascherati ospiti provenienti dal resto dell’isola, ma anche da quella di un gruppo mascherato proveniente dalla Danimarca, i Dunkelfolket da Aalborg.

Un evento da non perdere, che prevedrà anche le musiche di Su Cunzertu Antigu e che sarà presentato dalla giornalista Valentina Caruso, in coppia col poeta locale Bruno Agus.

Motivi sufficienti per non mancare, per un evento che si preannuncia da non perdere.

PH Danilo Langiu

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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In un annuncio congiunto, l’Associazione L’Isola delle Storie e Marcello Fois hanno dichiarato la fine della loro lunga e fruttuosa collaborazione.

Dopo diciassette anni di lavoro condiviso, durante i quali il Festival è cresciuto in popolarità e prestigio, Marcello Fois ha espresso la volontà di chiudere questo capitolo della sua vita. Nonostante il naturale rimpianto che accompagna una separazione del genere, entrambe le parti si sono dimostrate rispettose e grate per l’impegno e la passione con cui hanno contribuito a rendere il Festival un appuntamento culturale di risonanza internazionale.

Il comunicato ufficiale riconosce l’importante contributo di Marcello Fois in qualità di presidente del Festival nel corso delle edizioni passate. Grazie al suo impegno, alla sua visione e alla sua abilità nel portare storie e personaggi unici a Gavoi, L’Isola delle Storie è diventato un punto di riferimento nell’ambito della letteratura e della cultura italiana, guadagnandosi anche una notevole visibilità a livello internazionale.

“Marcello ha guidato con cuore e dedizione il Festival, e insieme lo abbiamo trasformato in un appuntamento culturale di risonanza internazionale”, dichiara il comunicato. L’annuncio è intriso di gratitudine nei confronti di Marcello Fois per il suo contributo fondamentale nel plasmare il carattere distintivo del Festival nel corso degli anni.

Nonostante la fine di questa collaborazione, l’Associazione esprime fiducia e consapevolezza che questa separazione segnerà l’inizio di una nuova epoca per il Festival. Determinati a preservare l’eredità costruita insieme a Marcello, l’Associazione si impegna a garantire che L’Isola delle Storie continui a prosperare.

Il comunicato conclude con l’annuncio ufficiale delle date del prossimo Festival L’Isola delle Storie: dal 4 al 7 luglio 2024. Nonostante le sfide legate alla fine di una partnership così significativa, l’entusiasmo per il futuro del Festival è palpabile, con la promessa di celebrare nuove storie nelle piazze del paese.

L’articolo Marcello Fois lascia il Festival Letterario di Gavoi dopo 17 anni proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Dopo la recente ispezione degli Ispettori dell’UNPLI alla Sagra del maialetto a Baunei il 22 luglio, siamo entusiasti di annunciare che l’esito della valutazione è stato positivo. Di conseguenza, è stato ufficialmente conferito il prestigioso marchio “Sagra di Qualità” a partire dall’anno in corso, il 2024.

La nostra felicità e il nostro orgoglio per questo importante riconoscimento sono palpabili. Desideriamo ringraziare l’UNPLI e esprimere la nostra gratitudine a tutti i volontari della Pro Loco e agli Amici della Sagra. Il loro instancabile impegno ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo significativo traguardo.

Guardiamo al futuro con determinazione, promettendo di dedicare il massimo impegno anche alle prossime edizioni. Contiamo sulla vostra partecipazione e sul continuo supporto. Vi invitiamo calorosamente a unirvi a noi per celebrare il successo delle prossime edizioni della Sagra del maialetto!

L’articolo Buone nuove da Baunei: per la Sagra del Maialetto arriva il marchio di qualità proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News La Redazione

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Il 12 gennaio ha segnato un momento significativo per Tortolì, con la nascita dell’Associazione Culturale InMovimento. In una partecipata serata presso l’Anfiteatro Caritas, l’associazione ha fatto il suo debutto pubblico con uno spettacolo teatrale guidato dall’acclamato attore Fabrizio Coniglio, intitolato “Un cittadino come un altro”.

InMovimento non è semplicemente un’associazione, ma una manifestazione di amore profondo per la comunità e il territorio di Tortolì. Fondato da un gruppo eterogeneo di cittadini, accomunati dalla passione per la crescita sociale e culturale, l’obiettivo principale è quello di offrire a ogni membro della comunità tortoliese l’opportunità di partecipare attivamente alla costruzione di una società più consapevole e inclusiva.

La visione dell’associazione è chiara: attraverso il dialogo, il confronto e lo scambio di idee, i membri mirano a promuovere un percorso di crescita personale e collettiva, focalizzandosi sui temi sociali e culturali che caratterizzano il territorio locale. La forza di InMovimento risiede nella consapevolezza che anche le azioni più piccole, se compiute da molti, possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana della comunità.

Il logo di InMovimento incarna visivamente la filosofia dell’associazione, richiamando dinamismo e progresso. L’essenza della neonata associazione si traduce nell’essere cittadini attivi, responsabili, critici, propositivi, consapevoli e sensibili. I valori cardine, quali attivismo, entusiasmo, curiosità e crescita, saranno la bussola che guiderà ogni iniziativa dell’associazione.

InMovimento, presieduta da Sara Maddanu, ci pare proprio si presenti come un’entusiasmante forza motrice al servizio di tutti, impegnandosi a rafforzare la consapevolezza del territorio, comprenderne le necessità e valorizzare le risorse locali. Questa associazione propone di farlo attraverso la promozione di dibattiti, eventi culturali ed artistici, creando spazi per la condivisione di idee e la crescita collettiva.

“L’entusiasmo è palpabile, e la volontà di collaborare con cittadini, associazioni, enti e imprese che condividono l’impegno per la crescita culturale e sociale di Tortolì promette di aprire nuovi orizzonti per la comunità. Siamo solo all’inizio di questo percorso: vi invitiamo tutti a unirvi a noi in questa avventura di scoperta del territorio e di crescita culturale” commenta, in conclusione, la presidente Sara Maddanu.

L’articolo Partecipare alla vita della comunità attraverso la cultura: debutta a Tortolì l’associazione “InMovimento” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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I romani, a differenza dei cartaginesi, in Sardegna, durante il loro dominio, non si fermarono alle coste ma penetrarono all’interno dell’Isola, anche grazie a una articolata rete di comunicazioni stradali.

Però, per lungo tempo, i romani conferirono in Sardegna il titolo di “colonia” a una sola città: Turris Libisonis, l’attuale Porto Torres. Nel periodo dell’Impero, infatti, questa città divenne il centro più importante della Sardegna settentrionale, sia per i commerci che per il numero di abitanti.

Da qui, ad esempio, partivano i carichi di grano delle pianure settentrionali alla volta di Roma, e forse anche minerali della vicina Argentiera.

Alla periferia di Porto Torres si può ancora ammirare un superbo ponte romano ancora intatto che ha sette arcate ( ampie da 5 a 11 metri) e che è lungo 60 metri, costruito con enormi blocchi di porfido trachitico.

Negli anni Quaranta fu fotografato dell’etnologo Max Leopold Wagner ed è stato carrabile fino agli anni Ottanta sia per i mezzi leggeri che per i mezzi pesanti che regolarmente vi transitavano per raggiungere il polo della SIR.

In altri luoghi della Sardegna ci sono altri ponti simili a questo ma nessuno si è conservato così perfettamente. Restano comunque simbolo della poderosa opera di penetrazione romana nell’intero territorio sardo.

 

L’articolo In Sardegna c’è un ponte romano con sette arcate perfettamente conservato proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Ispuligidenie, Cala Mariolu: in tanti sanno che il nome di questa bellissima cala, nota in tutta l’Isola per la sua bellezza, deriva dalla foca monaca, che un tempo abitava questi luoghi facendoli suoi. Rubava il pesce, ecco perché era stata definita dai pescatori “mariolu”, ossia “ladro”. Pare proprio che tra le cause dell’estinzione ci fosse proprio anche la cattura e la persecuzione dei locali.

Nel 1992 – come racconta Antonio Maccioni ne “Alla scoperta dei segreti perduti della Sardegna” – il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese NHK trasmette un cartone animato prodotto dalla Nippon Animation, con sede a Tokyo. Rimarrà inedito in Italia.

Ispirato ai racconti di Gianni Padoan, venne distribuito – arrivando anche negli Stati Uniti e in Spagna – con il nome di The Secret of the Seal (Il segreto della foca). La storia, che aveva come protagonista un bimbo di nome Tottoi, aveva come punto cardine il rispetto dell’ambiente e raccontava con dovizia ambiente e paesaggi di Dorgali e Cala Gonone.

Il piccolo Tottoi era il figlio di un emigrato in Germania, alla tragica scomparsa della moglie torna a Cala Gonone e la trova persino più bella di come l’aveva, anni prima, lasciata.

Tottoi e la sorellina, durante un’escursione nella grotta del Bue Marino, rimangono stupefatti: fa il suo trionfale ingresso nella storia un tenero esemplare di foca monaca. Considerata estinto da dieci anni almeno, quella foca stava scegliendo la spiaggia all’interno della cavità per dare alla luce un piccolo cucciolo.

Ecco il secondo super protagonista de The Secret of the Seal: Tottoi infatti fa amicizia non solo con la madre, ma anche con il piccolo, che soprannomina Zabaione. Difenderà, insieme a un gruppo di amici, gli esemplari al Bue Marino da un ricco imprenditore americano senza scrupoli, il cui desiderio era chiuderli in uno zoo in Florida.

L’articolo In Giappone un cartone parlava del bimbo sardo Tottoi e di due foche monache proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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